Teoria della Gestalt
Gli studi sulla Teoria della Gestalt si sviluppano tra la fine dell' '800 e gli inizi del '900 in Germania.
I primi studiosi a formulare tale teoria furono il filosofo cecoslovacco Christian Von Ehrenfels, Max Wertheimer, Wolfgang Kohler, Kurt Koffka e Kurt Lewin.
La Teoria della Gestalt nasce dal tentativo di comprendere il formularsi di strutture ordinate nella realtà psichica e, primo fra tutti, Wertheimer capì che sono le configurazioni unitarie e non gli stimoli elementari a colpire l'organismo.
Si pose il problema di come uno stesso stimolo venisse percepito in modo diverso a seconda che si focalizzi una parte o un'altra come contorno della figura, l'esempio più classico è la famosa figura gestaltica dei due profili o del vaso, a seconda del punto focalizzato si interpreterà o l'uno o l'altro come sfondo.
Le illusioni ottiche sono alterazioni della percezione visiva, causate dal modo in cui i nostri occhi interpretano le immagini che osserviamo.
Wertheimer riuscì ad individuare una serie di leggi sulla percezione degli stimoli esterni; la legge più importante è la legge della pregnanza, ovvero ciò che viene percepito contiene una forma organizzata secondo il principio dell'organizzazione.
Tra le altre leggi ricordiamo:
- Legge della vicinanza: minore è la distanza di tempo e di spazio che separa gli oggetti di un insieme, maggiore sarà la tendenza ad associare quegli oggetti come appartenenti ad un sistema unitario;
- Legge della similarità: maggiore sarà la somiglianza tra gli elementi di un sistema più si tenderà a raggrupparli come appartenenti ad un sistema unitario;
- Legge del destino comune: gli elementi che si muovono allo stesso tempo verso la stessa direzione si tenderà a percepirli come unico oggetto;
- Legge della direzione: se un modello si muove nella stessa direzione di un altro, entrambi saranno percepiti come appartenenti alla stessa unità;
- Legge della forma chiusa: gli oggetti disposti secondo figure chiuse, regolari, simmetriche, anche se non lo sono graficamente, verranno percepiti come appartenenti ad una unità coerente;
- Legge della figura-sfondo: le figure vengono percepite prima dal contorno che viene percepito come sfondo;
- Legge dell'esperienza passata: agevola il riconoscimento degli oggetti familiari.
Le leggi più importanti per il web sono le leggi della somiglianza, della vicinanza e della chiusura; infatti raggruppando gli elementi con funzioni simili in un unico blocco percettivo si migliora l'usabilità del sito, diminuendo lo sforzo di apprendimento e di approccio dell'utente perchè aiutato dal layout in modo da diminuire le ambiguità.
La Percezione
La percezione è una complessa interpretazione della realtà; è quello stimolo che ci fa associare un significato agli stimoli esterni provenienti dagli organi di senso. Alcuni esempi di ambiguità percettive possono essere:
- I triangoli di Kanizsa: le tre torte nere, in base alla loro disposizione e forma creano l'illusione di un triangolo bianco con contorni anomali;
- Il cubo: fissandolo a lungo appare a volte concavo e a volte convesso;
- I profili di Rubin: profili umani o vasi.
L'interazione fra utente e sito web, da un punto di vista cognitivo, avviene attraverso la vista e più raramente l'udito. Quando l'utente affronta una situazione nuova cerca sempre degli appigli familiari e si utilizzano dei modelli mentali già riscontrati in passato.
Un sito poco coerente comporta scelte che devono essre integrate nel modello mentale, il quale si suddivide in consistenza interna e consistenza esterna.
La consistenza interna riguarda il rapporto fra le pagine di un singolo sito; la consistenza esterna è il rapporto tra un sito e gli standard del web.
Sitografia:
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